mercoledì 9 settembre 2009

Si è conclusa anche la quarta settimana di Operazione Pelagos '09
















Come tutte le belle cose anche la quarta settimana di Operazione Pelagos '09, la campagna di ricerca che Idea Calypso ha organizzato per conto di Greenpeace, ha avuto termine.
Pronti-via, subito ci imbattiamo nella nave sorella della famosa Hyundai Supreme che qualche anno fa senza problemi attraversava le Bocche di Bonifacio.
C'è mare e vento, si naviga con vele ridotte ma a bordo la sicurezza è garantita, ma le condizioni non facilitano le osservazioni, decisamente più "fruttuose" con mare calmo.
Viste le condizioni meteomarine poco stabili sull'Arcipelago Toscano, decidiamo di fare rotta verso Capo Corso per poi scapolare e dirigerci a sud fino alla splendida duna di Saleccia, con la sua bellissima spiaggia bianca e un accenno di Miniacina miniacea sul bagnasciuga che ha reso così famosa l'isola di Budelli. La porzione retrodunale con relativo stagno è in condizioni fantastiche, mentre il primo cordone presenta grandi indizi di erosione forse frutto delle mareggiate che questo inverno sono state piuttosto intense. La zona è comunque parzialmente recintata e l'accesso alla duna è possibile solo attraverso sentieri appositamente ricavati.
La mattina di Martedì, all'interno del golfo di St. Florent, avviene il primo incontro con i cetacei : prima un gruppo di tursiopi e poi sulla stessa rotta un gruppo di stenelle troppo intente a mangiare per degnarci di attenzione.
Considerando che la mattina ha l'oro in bocca il giorno successivo molliamo gli ormeggi alle 8, e cinque minuti dopo veniamo premiati da un gruppo di tursiopi che nuota molto lentamente a meno di 300 metri dalla costa. Uno di questi, forse per protezione nei confronti di un giovane con cui stava nuotando, si mostra in un comportamento che mai prima d'ora ci era capitato di osservare in questa specie, lo spy hopping, pratica con cui alcuni cetacei (specialmente le orche) si mettono in verticale e osservano quello che accade fuori dall'acqua.
Giovedì sera decidiamo di entrare nel porto di Capraia considerati i 30 nodi di grecale previsti per la notte. La mattina successiva il vento è assai inferiore alle aspettative, il mare è invece mosso, nessun problema però per la nostra stupenda barca Bamboo e il suo ormai esperto equipaggio, con un lungo traverso di quasi 4 ore ci si ritrova alla Paolina.
Infine, l'ultimo tratto di mare verso Portoferraio è inizialmente reso poco agevole da un rinforzo di vento che arriva a metà pomeriggio e che alza quasi 2 metri di onda che il Bamboo domina alla perfezine al traverso rollando "dolcemente".
Una volta con il mare in poppa, la storia cambia e tutto diventa più semplice e si comincia già a pensare alla settimana trascorsa troppo velocemente...
E' stata un'esperienza fantastica, grazie di cuore a tutti!.




Come sempre, i commenti dei partecipanti:

Il ritorno: ed ecco il Bamboo riaffiora sul mio orizzonte, portatore di nuove speranze e nuove prospettive da cui guardare la vita. Dopo questa mia seconda settimana si rafforza il mio augurio di buon viaggio per Idea Calypso, per il Bamboo e per il grande skipper Paolo. Stefano

“Ci sono preziosissimi battiti d’ala in ciascuno di noi e infiniti voli. Ma il cuore sa che fermi su di un davanzale si possono solamente scorgere meravigliosi panorami ma mai sentirsi il vento tra le ali”. Ringrazio tutte le belle persone che hanno condiviso questa bellissima ed intensa esperienza in barca a vela e mi auguro di cuore di ritrovarle un giorno, tutte insieme con Idea Calypso e Greenpeace. Buona vita e buon proseguimento. Tommaso

Dopo una settimana di schizzi, avvistamenti e paesaggi primordiali, è quasi impossibile aver voglia di tornare alla civiltà …. Ma ci tocca! Esperienza bellissima e … speriamo che ricapiti! Elena

Un’esperienza unica e magica vissuta entrando in un mondo del tutto nuovo e diverso da quello in cui siamo abituati a vivere, un mondo speciale per staccare da problemi e pensieri troppo terreni e vivere in completo relax e a fianco di una compagnia unica e divertente. Un grazie speciale a tutti! Veronica

Ultimo giorno nel porto di Portoferraio. Si preannuncia mare forte, peccato che non si possa fare un’altra girata in barca. Bellissimo quando la onde ti fanno saltare a prua, bellissimo quando si timona, bellissimo osservare ed imparare da uno skipper e due biologi così esperti ed appassionati. Grazie per le meravigliose calette e bagni che ci avete offerto. Grazie anche per la disponibilità e l’intelligenza nel gestire il gruppo: siete dei pazzi! Grazie ancora e bravi! P.S. viva i cetacei! Irene

In giro in barca alla ricerca dei cetacei, sempre più in difficoltà per le esigenze della civiltà dei consumi, evidenzia l’importanza dei rapporti interpersonali e quella del rapporto delle persone con cui vivono. La nostra esperienza è stata più che positiva per tutti questi aspetti e ci auguriamo che tante barche come il Bamboo possano far vivere esperienze come questa ad altra gente. Grazie per tutto quanto. Lorena e Roberto







martedì 1 settembre 2009

IDEA CALYPSO ARRIVA A GIANNUTRI


Questa volta Operazione Pelagos ci ha spinti verso sud: Elba, Isola del Giglio ed infine Giannutri, la più meridionale della isole dell'Arcipelago Toscano con la sua forma a mezza luna e le sue acque cristalline e ricche di vita.
Ancoriamo nella suggestiva Cala Maestra, una piscina naturale dove maschera e pinne permettono di vedere dal vivo tutto ciò che si ritrova sui libri. Persino una piccola murena esce dalla tana e si fa vedere in tutto il suo splendore. Giardini di anemoni, spirografi e spugne a pelo d'acqua, alla portata di tutti; saraghi, castagnole, pesci ago, e donzelle colorate ci accompagnano e ci scrutano curiosi.
Chissà cosa avranno mai pensato da la sotto nel vederci fare il "salto del pirata"?




martedì 14 luglio 2009

CONCLUSA ANCHE LA SECONDA SETTIMANA DELL'OPERAZIONE PELAGOS 09. LA PAROLA AI PARTECIPANTI...



“E fu così che all’orizzonte apparve il mitico Bamboo, con la sua eterogenea ciurma, circondato da splendidi e festanti cetacei che lo salutavano; rientrava a Portoferraio dopo la sua splendida avventura”
Stefano, Firenze
“Destinazione: Isola d’Elba. L’ansia iniziale passò in fretta, grazie all’atmosfera di accoglienza e di simpatia che siete riusciti a regalarci. Ma sfortunatamente tra ore di bonaccia e di vento emozionante, avvistamenti all’ultimo secondo, questo viaggio si è concluso. Grazie a tutti.” Verena, Verona
“Un viaggio indimenticabile tra meduse, delfini e molto altro. Magnifico equipaggio!”
Sarah, Legnano; Loren, Roma
“La fuga ideale da se stessi, si ritrova in onde spumose spezzate da una veloce virata di legno impregnato di mare, che forma una linea retta pari al limpido orizzonte che da sempre divide cielo e mare. Si abbandona la vista in quell’atto che separa le forme in spruzzi che colpiscono come dolci lacrime d’amore tra amanti. Senti le viscere infiammate dall’arduo desiderio effimero di afferrare l’attimo in cui ogni cosa sfuma e si confonde. È proprio in quell’attimo di assoluto silenzio interrotto solo dal fruscio delle onde infrante, che non esiste affatto nulla di così importante al di fuori di un infinito che non può essere rincorso ed afferrato. Il mare che trasporta al di fuori di ogni vaso in cui si vorrebbe rinchiuderlo per sentirsi possessori di qualsiasi vanità da sfoggiare alle feste di paese, dove ogni tanto si mostra il gradino di società a cui si appartiene e a cui ci si aggrappa con ogni stento disumano. Ti inonda e ti penetra così in fondo che non riesci più a respirare e l’unica certezza che pervade è l’impotenza di sentirsi così volubili ed eterei di fronte alla perfezione che mi fa percepire semplicemente chi sono. Un essere come un altro. Posso solo essere certa che varcare così tanta bellezza non possa che rafforzare l’anima di ogni creatura debole come me, che necessita per ogni attimo di vita di conferme forti e vigorose per sentirsi viva e non un oggetto che agghinda in collo delle signore d’alto bordo che sono così stolte da farsi sfuggire il senso d’ogni cosa per scambiarlo per discorsi senza senso sulle ultime mode che accontentano una realtà già fragile e che necessita di componenti pronti a sciogliersi per nobili sospiri.”


Elisa, Savona
“Una settimana indimenticabile, un sogno vissuto in mezzo al mare. Un’esperienza unica che consiglio a tutti. La compagnia è stata unica, i biologi sempre pronti a rispondere ad ogni nostra curiosità, e uno skipper molto disponibile e simpatico. Insomma, per chiunque voglia questa è un’esperienza che deve essere assolutamente vissuta.”
Stefania, Montecatini
“Non abbiamo purtroppo incontrato i cetacei, ma una varietà di umanità che ci ha ripagato di tutto e la settimana è passata presto come tutte le esperienze positive e che lasciano una traccia. È stato molto bello incontrare tre giovani che ci hanno comunicato il loro entusiasmo e auguriamo loro di poterlo conservare e poter realizzare ciò in cui credono. “
Maria Grazia, Roma
“Vivere il mare sul Bamboo è stata un’esperienza bellissima. Grazie!”
Alessandra e Rolando, Roma
“Dopo questa settimana sul Bamboo non vorrei ritornare ancora sulla terraferma, ancora nel traffico – rumore – banalità della vita in mezzo al cemento invece che in mezzo al mare. Non avremo visto i cetacei, ma abbiamo fatto un viaggio nel vento e nel blu rigeneranti anche per la nostra anima fin troppo terrestre”
Irene, Bologna
“Non credo nel destino e non cerco di dare spiegazioni a certe cose che mi colpiscono particolarmente come questa vacanza che mi porterò dietro per un bel pezzo, ma la chiave di volta che ha dato il via a questo viaggio è stato semplicemente l’incastro delle persone che si sono ritrovate a dividere questo spazio così stretto per le nostre abitudini ma senza mancare di rispetto l’una all’altra; cercando la collaborazione con lo scopo di tirare fuori il meglio di noi. Ciao a tutti, e che la forza sia sempre con voi.”
Alberto, Siena
“Idea Calypso è una buona idea: vogliamo imparare a salvare il mare ed anche la terra, e vogliamo continuare a sperare e agire senza timore e senza risparmiare noi stessi. Auguri e affetto per tutti voi”
Roberto, Roma
“Navigare insieme per giorni sulle onde dell’entusiasmo, nel mare delle scoperte, confidando nella bussola della curiosità e della passione: grazie!”
Paola, Roma

domenica 5 luglio 2009

CROCIERA BLU DAL 25 LUGLIO ALL' 1 AGOSTO

Cari amici stiamo cercando di mettere insieme un equipaggio di amanti della natura, del mare e della vela per una settimana nell'Arcipelago Toscano e in Corsica. Se siete interessati non esitate a contattarci!!!

Mandateci una mail: info@ideacalypso.com
Contattateci telefonicamente: 329 4089157
Visitate il nostro sito: http://www.ideacalypso.com/


sabato 4 luglio 2009

CONCLUSA PRIMA SETTIMANA OPERAZIONE PELAGOS 09

Si è conclusa stamattina la prima emozionante settimana dell’Operazione Pelagos 09.
Il Bamboo e il suo equipaggio hanno viaggiato tra l’Elba, la Capraia e la Corsica collezionando giorno dopo giorno emozionantissimi incontri con tursiopi, stenelle e balenottere. Un regalo del mare che ci ha permesso di navigare a poche decine di metri dalle regine del Mediterraneo, percepirne il respiro e ammirarle silenziose in tutta la loro mastodontica bellezza.
Tuffi in acque cristalline alla scoperta degli animali dei nostri fondali, lezioni di vela e di biologia, e fantastici momenti di relax hanno consolidato un equipaggio volonteroso e avventuriero che ha saputo vivere questa esperienza nel migliore dei modi sbizzarrendosi in succulenti manicaretti e partecipando con allegria e spirito di squadra alle diverse attività di bordo!
Un grazie all’equipaggio, al nostro valoroso skipper Paolo e un grazie speciale al nostro mare che resiste e ancora ci vuole bene regalandoci le sue bellezze e fantastiche emozioni.
E siamo solo all’inizio….




L'osservazione a bordo


2 luglio 2009, ore 8.46 - Balenottera davanti a Macinaggio (Corsica)


Momenti di svago a bordo del Bamboo



domenica 3 maggio 2009

SQUALO ELEFANTE VITTIMA DELLE RETI A SANTA MARGHERITA LIGURE

Riporto quanto scritto sul sito della Repubblica:

FINISCE NELLA RETE UNO SQUALO - ELEFANTE
Repubblica — 30 luglio 1996 pagina 20 sezione: CRONACA SANTA MARGHERITA LIGURE



"Hanno catturato uno squalo" la voce, tra curiosità e timore, compie rapidamente il giro delle spiagge di Santa Margherita Ligure, rinomata località balneare della Riviera di Levante, nel primo pomeriggio di ieri. Sulla banchina del porto è appena rientrato Manlio Tanberi, pescatore professionista: il suo gozzo ha trainato a riva, un grande pesce, uno squalo-elefante. Lì si è formato un consistente numero di curiosi, i marinai stentano a contenere le persone che vogliono vedere con i loro occhi lo squalo. Una "figura imponente": quasi sei metri di lunghezza, oltre una tonnellata di peso, mezzo metro circa di apertura della bocca, un metro la larghezza della pinna. A tranquillizzare tutti arriva il parere di Piero Cevasco, veterinario della Usl 4: "Il pesce è innocuo per l' uomo - dice il veterinario - ha una dentatura debole, simile a quella dei delfini. Si tratta di uno squalo elefante, nome scientifico cetorhinus maximus, si nutre solo di piccoli pesci e plancton". Un esemplare che non è raro nel mar Mediterraneo, può raggiungere i 14 metri, ma non assale l' uomo. Manlio Tanberi, in porto, vive il suo momento di gloria: "Lo squalo - racconta con entusiasmo - è finito nelle mie reti ' da posta' che avevo gettato a circa un miglio al largo dal porto, su un fondale di circa 35 metri. Il pesce era ormai morto, così ho deciso di portarlo a riva". Marinaio e veterinario ammettono che non gli era mai capitato di vedere un esemplare così "imponente" e forniscono una ipotesi sulla causa della morte del pesce elefante: "Potrebbe essere morto a seguito di un parto, avvenuto recentemente, come si può osservare esaminando il corpo". Lo squalo costituisce l' attrazione della giornata: sulla banchina c' è chi sgomita per poter avere una foto a fianco della carcassa, tutti chiedono spiegazioni. "Adesso ci penserò due volte prima di fare il bagno" si lascia scappare Silvio, 14 anni. Il comandante del Circomare di Santa Margherita, Giuseppe Troina cerca di calmare gli animi: "La balneazione rimane sicura, l' importante è non creare allarmismi".


Una cosa è certa: la balneazione rimane sicura anzi, non è certo a causa degli animali che potrebbe essere in pericolo, ma quando sarà sicura la vita nel mare?

Lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) è un grosso squalo planctonofago, si nutre cioè di plancton, che filtra per mezzo delle brachiospine, 5 grosse lamelle disposte ad anello attorno al capo. Questo grosso pesce filtra circa 2 tonnellate d'acqua all'ora, può arrivare a 10 metri di lunghezza e superare le 5 tonnellate di peso.
Purtroppo come tutti gli animali che nuotano in acque libere, anche lo squalo elefante è vittima delle reti dei pescatori che rappresentano dei veri e proprio muri galleggianti dove rimangono intrappolati delfini, squali, tartarughe e tutti i grossi animali che non riescono a vederli e ad evitarli.
Le reti, e questo caso ne è prova, sono per la maggior parte delle volte mortali. Un delfino che rimane intrappolato non può tornare in superficie ad ossigenare i polmoni e uno squalo bloccato non può nuotare e assicurare l'ossigenazione delle branchie con l'avanzamento. Mammiferi o pesci che siano gli animali che finiscono nelle reti rischiano la morte per soffocamento.
Ora, nel guardare queste foto cerchiamo di capire il perchè dovremmo essere noi ad avere paura di loro!























Ricordiamolo così:


venerdì 24 aprile 2009

IDEA CALYPSO E GREENPEACE PER OPERAZIONE PELAGOS 2009

Sarà un'esperienza unica! Imbarcatevi una settimana con noi e Greenpeace e aiutateci a monitorare lo stato di salute dei nostri mari.
Tutte le informazioni su www.ideacalypso.com


http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/mare/grubrica.asp?ID_blog=97&ID_articolo=1323&ID_sezione=271&sezione=

OLIVE DI MARE: I FRUTTI DELLA POSIDONIA OCEANICA

Ebbene si! La Posidonia oceanica, fiore all'occhiello dei nostri mari, è una pianta e come tale ha anche dei frutti. Questi frutti, lunghi circa 3 cm sono detti olive di mare perchè la forma (ma anche l'odore!!) ricorda le olive verdi da tavola.

Per assicurare la propagazione del seme l'oliva di mare deve essere leggera e poter galleggiare; a tal fine le sue pareti sono spugnose e ricche di oli.
Staccatosi dalla pianta l'oliva sale verso l'alto, viene trasportato dalle correnti e, una volta maturo, si spacca lungo quattro linee di deiescenza. In questo modo il frutto assorbe acqua, aumenta il proprio peso e ricade sul fondo del mare liberando il seme.
E' importante notare che se il seme cade ad una profondità superiore ai 40 metri non germinerà mai, così come nel caso in cui cada su un substrato roccioso privo di sedimento.



Di seguito alcune foto scattate nel mese di aprile a Cala del Leone (LI), dove le onde avevano spiaggiato decine e decine di olive di mare.


Frutto della Posidonia oceanica: Oliva di mare

Oliva di mare contentente un unico seme




Linee di deiescenza che determinano il fenomeno dell' "imbibimento" che permette al frutto di liberare il seme e fallo precipitare verso il fondo

lunedì 13 aprile 2009

THE BIG BLUE

Siamo lieti di poter pubblicizzare l'evento che si terrà Venerdì 17 aprile alle ore 21.00 presso Villa Corvini a Parabiago (via Santa Maria, 27).
La serata, patrocinata dal Comune di Parabiago e organizzata in collaborazione con l'associazione Amici del Blu, vi porterà alla scoperta del Mar Mediterraneo, delle sue bellezze e delle problematiche che lo affliggono.
Una serata all'insegna della biologia marina, dell'educazione ambientale e della subacquea per sensibilizzare tutti coloro che amano il mare e la natura.

Partecipate numerosi!!!





martedì 31 marzo 2009

IDEA CALYPSO E AMICI DEL BLU



Siamo reduci da due emozionanti serate didattiche realizzate in collaborazione con il Club Subacqueo Amici del Blu di Parabiago (MI). Due serate dedicate alla biologia marina e alle bellezze che i nostri mari regalano a tutti coloro che hanno intrapreso l'attività subacquea.
Lo scopo?
Comunicare il nostro amore per il mare e far capire quanto sia importante poter conciliare il puro divertimento della subacquea alla responsabilità e al rispetto per l'ambiente che ci ospita.
Immergersi come ombre, senza lasciare tracce, affinchè tutti, dopo il nostro passaggio possano godere appieno delle infinite meraviglie che l'ambiente marino ci mostra.







Prossimo appuntamento: Venerdì 17 aprile a Villa Corvini (Parabiago, MI) Idea Calypso e il Club Subacqueo Amici del Blu, con il patrocinio del Comune di Parabiago presenteranno una serata all'insegna del mare e del rispetto della natura.
A presto per tutti gli aggiornamenti!!!


giovedì 26 febbraio 2009

Macropinna microstoma e l'esplorazione degli abissi


Il pesciolino dalla testa trasparente su Yahoo! Video

Il pesce Macropinna microstoma (Chapman, 1939 ) concentra su di se numerose caratteristiche peculiari degli organismi che vivono negli ambienti profondi. Posside dei grandi occhi tubolari rivolti verso l'altp sensibili alla fioca radiazione presente alle profondità a cui si trova. Gli occhi sono caontraddistinti da una grande mobilità che permette a questo pesce di guardare verso l'alto, ma anche in avanti e in basso. La posizione degli iniziale degli occhi ("all'insù") non permette al pesce di vedere cosa si trova davanti alla propria bocca, ma osservazioni in situ (Bruce H. Robison e Kim R. Reisenbichle, 2008) hanno permesso di scoprire che questo pesce ha la possibilità di modificare la posizione dei sui granidi occhi tubolari letteralmente ruotandoli attorno al loro asse longitudinale.
Quella che a noi sembra una testa trasparente è in realtà una membrana che avvolge proprio i grandi occhi, proteggendoli probabilmente dai tentacoli urticanti degli cnidari di cui si ciba.

Gli abissi, molto probabilmente hanno ancora molte cose da raccontarci. L'uomo ad oggi è riuscito ad esplorare solo il 2% dell'intero volume d'acqua, non ci sono ragioni per pensare che non ci sia più molto altro da scoprire.
Se volete dare un'occhiata ad un video di uno tra i più famosi "esploratori" degli abissi, eccolo qui sotto (il video è preso da http://www.biology.ie/article-single.php?a=106).